Difficoltà bassa
La conosciamo alla romana, alla fiorentina, alla milanese, dove è chiamata busecca, all’olivetana in Sicilia, alla carbonara in Calabria o ancora con il parmigiano in Emilia: stiamo parlando di trippa. Con questo termine definiamo una preparazione di cucina fatta con le parti che compongono lo stomaco dei bovini, quindi forse è più giusto parlare di trippe.
Piatto povero della tradizione italiana, la trippa rientra nella grande famiglia delle frattaglie, meglio conosciuto come quinto quarto. Stiamo parlando di una specialità consumata soprattutto nei mesi più freddi che negli ultimi anni è stata oggetto di grande rivalutazione, passando da semplice piatto povero, a vera e propria prelibatezza gastronomica, apprezzata anche dai più giovani e soprattutto proposta dai ristoranti in veste gourmet.
Scopriamo insieme tutti i segreti della trippa e siccome non è solo un piatto della tradizione, ma una grande possibilità per spaziare con la creatività ecco la mia ricetta: un sughetto di trippa con astice e capesante, al sapore di alloro e maiale.
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