Ragazzi, sentite già nell’aria il profumo del mio panettone?
Il mio panettone ogni anno diventa sempre più buono, e anche questo Natale potrete gustarlo mentre brindate con i vostri cari.
L’anno scorso mi avete scritto ovunque, sui social, recensioni, e-mail ai miei collaboratori: le vostre parole mi hanno davvero colpito al cuore, per questo, ci ho messo ancora più passione.
Come nasce un panettone artigianale
Il mio panettone è un prodotto artigianale al 100%, realizzato con le migliori materie prime selezionate da me personalmente! La sua preparazione va dai 3 ai 4 giorni, gli ingredienti sono stati scelti con cura uno per uno e sono di primissima qualità. Ogni singolo prodotto è realizzato interamente a mano!
Il vostro apprezzamento degli ultimi anni ci ha spinto a migliorare ancora di più questo prodotto meraviglioso. Non abbiamo voluto creare delle varianti, ma concentrarci solo sulla ricetta classica.
Lo abbiamo arricchito puntando tutto sul suo valore per dare vita ad un prodotto unico ed inimitabile, come nella grande tradizione dell’artigianalità italiana.
Per coinvolgervi in questo progetto sin dall’inizio, ho piazzato le telecamere dentro il laboratorio e vi ho fatto vedere tutti i test che ho realizzato per arrivare a questa meraviglia.
In tanti continuate a fare domande e a voler far parte di questo progetto, perciò voglio raccontarvi di nuovo passo dopo passo come si fa il mio panettone, dall’inizio alla fine.
La ricetta del panettone tradizionale
Per prima cosa si prepara lo sciroppo unendo acqua e zucchero. Vanno poi incorporati prima la farina e successivamente il lievito madre.
Si aggiungono poi i tuorli, attenzione: solo i tuorli!
Va poi inserito il burro.
In questa prima fase abbiamo lasciato riposare l’impasto per dodici ore ed è triplicato.
Siamo pronti a passare alla seconda fase di preparazione in cui vanno inseriti tutti gli ingredienti: farina uova, zucchero, burro, canditi, vaniglia…
Quindi ributtiamo l’impasto nell’impastatrice li aggiungiamo poco alla volta, il primo è la farina. E facciamo andare.
Incorporiamo poi lo zucchero e il miele di acacia. Poi la vaniglia, il burro e i canditi.
Adesso inizia la fase della pirlatura, che consiste nel lavorare l’impasto facendolo roteare sul piano di lavoro e tra le mani fino a dargli una forma sferica. La funzione della pirlatura è completare e rafforzare la formazione della maglia glutinica, in modo che durante la lievitazione l’impasto cresca in modo regolare e uniforme.
Passiamo poi alla spezzatura, porzioniamo l’impasto per poi inserirlo nel pirottino e lasciamo riposare per almeno altre venti ore.
Fase tre.
Trascorse queste ulteriori venti ore di riposo, arriva il momento che preferisco, quello della glassatura, con le mandorle e lo zucchero. E poi si va finalmente in forno!
Ragazzi, siccome lo avete chiesto in tanti, vi rispondo come si deve: il panettone pesa 1,100 kg e dopo la cottura perde circa un etto. Perciò quando vi arriverà a casa peserà un chilo!
Terminata la glassatura i panettoni andranno in forno a 170° per un’ora.
Una volta cotti devono stare a testa in giù per otto ore per far ripartire bene il peso, che sennò andrebbe tutto in fondo al contenitore.
Ragazzi, chiaramente conservate il mio panettone in luogo fresco e asciutto.
Vi regalo una chicca per gustarlo al meglio: scaldatelo leggermente in forno ancora intero.
Tagliatelo a fette e servitele accompagnandole con crema pasticciera o chantilly e frutti di bosco.
Un’ultima news: quest’anno, solo in combo con il panettone, potete acquistare in anteprima assoluta il mio nuovo libro di ricette “Cucina con me! 12 menù buoni da impazzire”, in edizione limitata ed autografata.